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VIAGGIO IN SVIZZERA E BAVIERA

VIAGGIO IN SVIZZERA E BAVIERA

AGOSTO – SETTEMBRE 2012

Lunedì 20 agosto
Partenza ore 10.00 da Pordenone. Pranzo sul lago d’Iseo a Sultano, trattoria al Cacciatore: ottimo pesce di lago, ottimi dessert e ottimo panorama del lago. Partenza per Tirano e arrivo ore 17.30 Hotel Bernina, di fronte alla Stazione: discreto 3 stelle, ma senza parcheggio e senza aria condizionata! Facciamo la Swiss Half Fare Card alla biglietteria della ferrovia Retica: per 110 CHF dà diritto al 50% di sconto sui biglietti della maggior parte dei treni, ferrovie e battelli, più la Family Card per le bambine che così viaggiano gratis ( in Svizzera i treni, come spesso i musei, i bus , etc. sono gratuiti fino ai sei anni; dai 6 ai 16 si paga il 50% della tariffa). Ci resta il dubbio su quanto sconto verrà applicato sui treni di montagna perché né allo sportello né sul depliant c’è chiarezza. Vabbè, si vedrà, ormai siamo in ballo….
Facciamo sfogare le bambine con qualche corsa sugli ampi marciapiedi di Tirano e al parco giochi proprio di fronte alla pizzeria Braciere dove ceniamo. Buana la pizza ma anche qui niente aria condizionata! Sembra che il caldo di questi giorni qui proprio non fosse previsto!

Martedì 21 agosto: Bernina Express

Dopo una notte insonne per la mancanza di aria condizionata e una buon colazione in albergo, alle 8.50 (puntualissimi!) partiamo con il Bernina Express. Il treno funziona come un tram a Tirano centro e per le bimbe è divertente vedere le macchine che ci affiancano e ci superano. Dopo circa 10 minuti, il treno imbocca il famoso viadotto elicoidale e comincia a salire
Abbiamo scelto il viaggio di andata con il treno regionale (per la possibilità di aprire i finestrini e fare le foto), quindi vediamo tutti i paesini in cui si ferma. Bello Miralago: il treno costeggia la sponda sinistra di un lago verde azzurro in mezzo alle montagne. Dopo tunnel, laghi, abeti si incominciano a vedere i ghiacciai. Il primo è quello del Palu, con il suo laghetto formato dalle cascate che scendono dal ghiacciaio stesso: siamo alla stazione di Alp Grum. Poi si arriva al lago Bianco, così chiamato per il colore lattiginoso dell’acqua che è ghiaccio sciolto del ghiacciaio Cambrena e, dopo la fermata di Ospizio Bernina, il lago Nero, con acque scure.
Il contrasto è forte perché i due laghi sono divisi solo da una diga. Le loro acque finiscono per il primo nel Po e per il secondo nel Danubio. Fermata successiva Diavolezza, con la sua funivia. Qui ci sarebbe piaciuto fare una tappa e salire in cima per goderci il panorama, ma il timore di allungare troppo i tempi di viaggio e di conseguenti insofferenze da parte delle bambine ci hanno fatto proseguire in treno. Pazienza, vediamo comunque un meraviglioso spettacolo; il ghiacciaio del Morterasch e di seguito tutto il massiccio del Bernina.
Si discende a S. Moritz, località ordinatissima che trasuda lusso da tutti i pori. Carina e moderno il paese; ma preferiamo una passeggiata sul lungolago, anche questo di un bellissimo verde azzurro. Per pranzo non ci siamo ben organizzati; avremmo dovuto portarci i panini. Mangiamo in un ristorantino poco e abbastanza male per 65 CHF! Ma siamo nella culla del lusso… Continuiamo la nostra passeggiata e alla fine mettiamo i piedi a bagno: per essere un lago di montagna l’acqua non è per niente fredda…o forse è La giornata che è veramente calda!
Per il viaggio di ritorno abbiamo prenotato il treno panoramico: finestre molto ampie ma non apribili, quindi niente foto. Comunque molto rilassante.
Arriviamo verso le 17.30 e partiamo verso Forcola per la prossima sosta: Hotel La Brace. Ottimo, pulitissimo, stanze molto ampie e con aria condizionata! Mangiamo al ristorante dell’albergo; ottimo anche questo anche se un po’ lento nel servizio.   

Mercoledì 22 agosto: Canton Ticino
Oggi dormiamo un po’ di più e dopo una super colazione in albergo partiamo per Lugano. La strada è trafficata e arriviamo in Svizzera per le 11.00. Costeggiamo il lago attraversando anche la parte costiera di Lugano, di cui ci colpisce un’altissima fontana interna al lago stesso. Rinunciamo a visitare la città visto che non troviamo sufficienti punti di interesse per le bimbe e andiamo a Melide, poco oltre, per vedere Swissminiatur. E’ un piccolo parco con i modellini dei monumenti più significativi della Svizzera, fra i quali treni e funivie in movimento. Sicuramente non imperdibile ma con le bambine è una tappa necessaria…
Ci dirigiamo poi a Bellinzona, dove compriamo panini, frutta e verdura per fare un pic-nic. Troviamo un piccolo parco giochi proprio sotto il castello di Montebello; l’ideale per un pranzo veloce e per far sfogare un po’ le bambine. Visitiamo il castello, molto ben tenuto con le sue due cinte murarie e l’ottima vista dall’alto degli altri due castelli: Sassocorbaro più in alto e Castelgrande più in basso. Non visitiamo il museo archeologico all’interno perché le bambine sono più interessate ai ponti levatoi. E rinunciamo agli altri due castelli perché la prossima tappa è Brig e vorremmo arrivare ad un’ora decente.
La strada è scorrevole e panoramica; cominciamo a vedere i paesaggi classici della Svizzera in cartolina, pascoli, mucche, abeti e picchi. Prima del tunnel del San Gottardo svoltiamo e ci dirigiamo al passo della Novena, inerpicandoci in mezzo a nevi perenni per arrivare in vista di un meraviglioso ghiacciaio.
Dopo una discesa fatta da una lunga serie di tornanti ci dirigiamo a Brig dove pernottiamo e mangiamo al Good Night Inn; un 3 stelle pulito, essenziale e con un ottimo prezzo, cosa che in Svizzera non capita spesso…
Giovedì 23 agosto: Zermatt
Partenza in treno ore 8.53 da Brig e arrivo ore 10.13 a Zermatt, dove prendiamo subito la coincidenza con il Gornergrat Bahn, un treno a cremagliera che ci porta fino a 3089 m regalandoci strada facendo, bellissime vedute del Cervino e di alcuni ghiacciai, grazie anche alla bella giornata di sole. Arrivati in cima il panorama è incantevole. Una serie impressionante di vette oltre i 4000 m. tra cui la punta Dufour (monte Rosa). E poi i ghiacciai: Corner, Grenz, Zwillings, Schwartz, Breithorn, Theodul, con le loro cascate e i loro laghetti. Pranziamo (si fa per dire, vista la poca scelta e i prezzi..) al self-service e scendiamo a piedi fino alla fermata di Riffelberg. Vale la pena farlo: vedere i ghiacciai e il Cervino mentre si scende a piedi consente di assaporare meglio la bellezza e la pace di questi posti. Passiamo anche per un laghetto dove, a quanto pare, quando non ci sono nuvole si specchia splendidamente il Cervino; ma non siamo fortunati e un nuvolone dispettoso e per la verità anche un po’ minaccioso si posiziona proprio lì! Per la discesa con le nostre “zavorre” ci mettiamo 1ora e ½ . Riprendiamo il treno fino a Zermatt, che visitiamo. E’ una graziosa cittadina di montagna, che ci ha ricordato un po’ la nostra Cortina d’Ampezzo, anche per i prezzi… Ci concediamo una bella merenda in pasticceria e riprendiamo il treno per Brig. Al ritorno finalmente una cena che soddisfa tutta la famiglia: Steakhouse Zum Eidgenossen a Brig. Ottima carne alla griglia senza salse, verdure da condire a parte, patate ben cotte: soddisfatti genitori e figli!

Venerdì 24 agosto: Losanna e Chateaux de Chillon
Oggi ci trasferiamo nella Svizzera francese, cantone di Vaud. Prima a Losanna che, sarà per il tempo un po' grigio, sarà perché le bambine non trovano grossi stimoli e quindi brontolano, non ci entusiasma  particolarmente. Ci piace la cattedrale arroccata sopra la città. Verso mezzogiorno ci dirigiamo al castello di Chillon, sul lago Lemano nei pressi di Montreux. Prima di entrare, pranzo al sacco nel parco del castello. Si tratta di un castello medioevale, costruito intorno al 1000 e rimaneggiato in varie epoche; piace molto a tutta la famiglia. Gli arredi sono pochi, ma è visitabile quasi completamente, dalle cantine alle torri: ben organizzato e ben tenuto. Cena e pernottamento a Le Sepey, fra Aigle e Leysin, Hotel du Cerf. Ottimo, enorme camera familiare composta da due stanze più bagno ad un prezzo accettabile. Manca solo il phon. Buona anche la cena: abbiamo preso il “rosti”, che ricorda molto il “frico” friulano, con l’aggiunta di formaggio pancetta e qualunque altra cosa. Forse un po’ pesantino in alcune versioni… Ottimo anche il vino locale.

Sabato 25 agosto: Berna
Dopo una colazione all’hotel non molto varia ma di ottima qualità (personale comunque disponibile ad alternative: chiedendo ci hanno portato degli ottimi frutti di bosco!) in circa 1 ora e ¼ siamo a Berna. Parcheggiamo in centro in piazza del Casinò (CHF 3.60 all’ora: ci sembra caro ma non sappiamo ancora cosa ci aspetta a Zurigo…) ed essendo quasi le 11.00 andiamo a vedere la torre dell’orologio. Sfortunatamente ha appena finito di suonare e quindi ci avviamo per Marktstrasse verso la piazza del Parlamento.  Le bimbe sono attratte dai percussionisti di strada, noi dall’eleganza dei palazzi e dalle fontane in centro strada, con sopra ad ognuna una diversa statua molto colorata. Torniamo verso l’orologio e a mezzogiorno riusciamo a vedere la giostra di statuine e il campanaro dorato in movimento. E’ carina, ma non eccezionale come, ad esempio, quella che poi vedremo a Monaco. Ciò che invece ci colpisce molto è la veduta d’insieme della via che ora percorriamo in direzione del parco degli orsi, Barengraben. La roggia in centro strada, le fontane, i negozi sotto i portici molto eleganti ed originali, e quelli interrati, con la porta inclinata a 45° rispetto al terreno che si apre come una sorta di botola. Poi il ponte sull’Aar e gli orsi, quattro, in un’area abbastanza grande con alberi e una parte del fiume chiusa per il loro bagno. Sicuramente meglio della “fossa degli orsi” che si vede lì vicino, abbandonata da qualche anno. Molto bello anche il panorama di case sul fiume.
Tornando indietro, a fianco del Münster, troviamo lo Spielpark dove c’è una manifestazione di giochi per bambini; un enorme colpo di fortuna! Strani tricicli e biciclette, giochi in legno per innumerevoli varianti del calcio balilla e due enormi gonfiabili. Pranziamo hot dog e mais alla griglia e rimaniamo lì a far sfogare le creature. Visitiamo il duomo: bello, soprattutto per le vetrate e per l’imponenza.
Poi andiamo al Paul Klee Center, la famosa struttura “a onde” progettata da Renzo Piano. Visitiamo il museo dove, per interessare i bambini, fanno fare una piccola caccia al tesoro di alcuni particolari dei quadri esposti. Bella idea, forse anche troppo, visto che le nostre cominciano a trottare per le sale alla ricerca degli ambiti segni… Per fortuna l’ambiente è molto easy e nessuno si formalizza.
Riusciamo poi a far fare loro un laboratorio, al piano interrato, dove insegnano ai bambini le tecniche pittoriche di alcuni quadri esposti. Inutile dire che le bimbe sono esaltate e che escono dal centro con la loro opera d’arte come un trofeo…
Ripartiamo per l’Oberland bernese, prossima tappa del nostro viaggio. In circa 40 minuti raggiungiamo Aeschiried, un paesino dopo Spiez con vista sul lago di Thun. Lì abbiamo prenotato 3 notti al B&B Nakiska: carino, nuovo e molto pulito. E visti i prezzi della zona molto conveniente….
Cena allo Chemihutte: la peggiore di tutte le cene fatte finora, carne insipida e cotta male. Piove, ma domani dovrebbe migliorare. Speriamo!

Domenica 26 agosto: Trummelbachfallen e Mürren
Stamattina piove quindi decidiamo di andare alle cascate di Trummelbach. Sono cascate interne alla montagna, ci si arriva con un ascensore dentro le rocce: lo spettacolo è bellissimo e il percorso ben organizzato. Sono necessarie scarpe antisdrucciolo (noi avevamo scarponcini con suole in vibram) e impermeabili perché gli schizzi si fanno sentire. Il percorso esterno è su scalini e si vedono altre cascate forse un po’ meno affascinanti ma sempre notevoli. Finita la visita andiamo a Lauterbrunnen, dove lasciamo la macchina e prendiamo prima una funivia e poi un treno per Mürren. E’ un grazioso paesino senza auto con vista sul Piz Gloria e sulle tre montagne regine di questi luoghi: Eiger, Monch e Jungfrau. L’obiettivo di oggi è il Children’s Adventure Trail, che parte dopo la funicolare di Allmendhubel: non è ben indicato all’inizio, bisogna seguire i cartelli gialli “Wanderweg”. Il percorso è studiato in modo da creare tappe invitanti per i bambini: prima un’area giochi con tavoli per pic-nic, poi mucche al pascolo; troviamo poi una teleferica, assi di equilibrio nascoste in mezzo a piante di mirtilli e una casetta sopraelevata con passerella per arrivarci. Infine arrivati a AllmendHubel ancora un'area giochi con un enorme scivolo.
Torniamo con la funicolare e ci fermiamo a Murren nell’ennesima area giochi: direi che per oggi si sono sfogate!
Tornati a Lauterbrunnen, visto che le previsioni del tempo sono buone facciamo i biglietti per domani: gita allo Jungfraujoch, 170 CHF con la tessera HalfFare!!!
Cena a Spiez al SeeGarden Marina: ottima cena di pesce per noi, pizza per le bambine, servizio non impeccabile e un po’ più caro del solito…



Lunedì 27 agosto: Jungfraujoch.
Partenza ore 9.07 da Lauterbrunnen che dal nostro B&B dista circa 35 minuti. Comodissimo parcheggio in stazione e poi VIA!, si parte. Si passa per Wengen, grazioso paese, e si rimane in vista dello Jungfrau: man mano che ci si avvicina ci si rende conto dello spessore del ghiacciaio. La giornata è splendida, non c’è una nuvola; siamo stati fortunati. A Kleine Scheidegg si cambia treno e qui c’è la ressa per prendere il posto! Il percorso è ora tutto all’interno della montagna, con poche tappe da cui si vedono Grindelwald e il ghiacciaio. L’arrivo alla stazione dello Jungfraujoch è un po’ disorientante: la costruzione è grande, noi cerchiamo subito lo Sphinx, l’osservatorio a 360° sulle montagne e i ghiacciai circostanti. Vediamo 4 scalatori in cordata che cercano di salire la vetta dello Jungfrau e poi il ghiacciaio dell’Aletsch, il Monch e sotto, il verde delle montagne
sopra Grindelwald. Usciamo sul Plateau per avvicinarci allo Jungfrau ma c’è vento e le bambine hanno
freddo. Dopo aver mangiato i nostri panini andiamo al palazzo del ghiaccio, un enorme igloo con cunicoli e sculture di ghiaccio che alle bimbe piace moltissimo: sicuramente ben organizzato e curato nei particolari. Poi fuori sull’Aletsch; a me piacerebbe quantomeno avvicinarmi al rifugio sul Monch (l’intera camminata richiede un’ora circa), vorrei godermi queste splendide montagne un po’ più in tranquillità: all’osservatorio c’è troppa gente e la poesia dell’alta montagna sicuramente ne fa le spese. Ma dopo pochi metri il richiamo della battaglia a palle di neve per le bambine è irresistibile….! Ma forse è meglio così perché l’effetto altitudine su di me si fa sentire e appena rientrati alla stazione ho un capogiro….
Rientriamo con il treno delle 15.30 (in ritardo!!!! L’unico di tutto il viaggio!) e verso le 17.20 siamo a Lauterbrunnen.
Martedì 28 agosto: Grindelwald – Lucerna
Prendiamo la cabinovia da Grindelwald a Mannlichen: obiettivo il “sentiero del coniglietto Felix – Felix Wag”, che parte dai 2200 m del terminal della cabinovia per scendere fino a 1600 m, Holmenstein, dove si riprende la cabinovia per scendere fino a Grindelwald: costo con la Half fare Card circa 40CHF, ma sono stati ben spesi se non altro perché dall’alto riusciamo ad avvistare una coppia di marmotte che indisturbate si fanno le coccole!
In cima lo spettacolo è splendido: il massiccio dello Jungfrau, il Monch e l’Eiger da ammirare in tranquillità visto che in cima c’è un’area giochi e le bimbe si divertono.
Cominciamo la discesa in mezzo ai pascoli delle bellissime mucche svizzere. Prima tappa un laghetto artificiale con delle finte mucche da mungere.
Si scende ancora un po’ e troviamo 3 corni alpini, ma nessuno di noi riesce a suonarlo: forse ci mancano un po’ di polmoni!
Poi, con la parete dell’Eiger a farci compagnia sulla destra, la casa di avvistamento delle marmotte con tanto di binocoli in dotazione; ci fermiamo un po’ ma di marmotte neanche l’ombra. Per fortuna le avevamo viste dall’alto! Tappa per pranzo lungo un ruscello e per smaltire i panini una bella gara di salto in lungo in famiglia: chi salta come una rana? E chi come un coniglio?
Siamo quasi alla fine del percorso, nessuna delle bambine si è lamentata e non abbiamo sentito neanche un
“quando siamo arrivati?” Una bella teleferica conclude la gita, insieme ad un cartello con i complimenti del coniglietto Felix per l’impresa compiuta.
Torniamo alla macchina in cabinovia e comincia a piovere: giusto in tempo! Questi tre giorni nell’Oberland bernese sono stati fortunatamente ottimi dal punto di vista meteorologico, quindi non possiamo lamentarci di un po’ di pioggia ora che ci dirigiamo verso la città.
Scendiamo verso Interlaken e, costeggiando il lago di Brienz, verde e bellissimo, ci dirigiamo a Lucerna. Diluvia, ma riusciamo comunque a portare a casa il ricordo di una gran bella cittadina: due ponti di legno coperti, case decorate con affreschi antichi e moderni, la torre dell’antico municipio che svetta tra i tetti e cigni sul fiume che attraggono subito le bimbe. Peccato avere poco tempo!
Riprendiamo la macchina e ci dirigiamo a Zurigo, città carissima dove abbiamo trovato una camera per quattro al Novotel in una zona riqualificata e molto tranquilla. Albergo non all’altezza del nome per il servizio nelle camere e la pulizia non eccelsa.

Mercoledì 29 agosto: Schaffhausen – Zurigo
L’albergo non ci ha convinto per le stanze, ma la colazione è veramente ottima! Prendiamo la macchina (lasciata al costosissimo garage dell’albergo, ma ci dicono che in giro per Zurigo è anche peggio…) e in circa mezz’ora siamo a Schaffhausen, località famosa soprattutto per le maestose cascate del Reno. Per vederle si paga un biglietto, CHF 13.5 per noi quattro. Lo spettacolo è bellissimo, la quantità d’acqua che scende è impressionante. Per far contente le bambine decidiamo di prendere il barcone (CHF 25) ed andare all’isolotto in centro alle cascate. Devo dire che merita: non ci si bagna, come temevo, e si “vivono” le cascate.
Passati all’altra sponda del fiume facciamo una breve passeggiata fino al ponte che ci dà la possibilità di vedere le cascate da diverse angolature. Finita la passeggiata andiamo alla cittadina di Schaffhausen, carina e tranquilla, gradevole con le sue case affrescate.
Le previsioni del tempo per domani sono pessime e decidiamo di rientrare a Zurigo per fare almeno un giro nella città vecchia senza pioggia.
Visitiamo il Gross Munster, affascinante con le sue due torri sulle facciate e le vetrate di Giacometti all’interno. Facciamo una passeggiata fra gli eleganti e carissimi negozi, poi rientriamo in albergo perché abbiamo promesso la piscina alle bimbe.
Per cena “Ristorante Toscano”, nella piazza di fronte all’albergo. Per le nostre bimbe, assolutamente refrattarie ad una cucina ricca di burro e salse, sono stati dieci giorni di hamburger e crocchette di pollo con patatine, con qualche eccezione. Un piatto di pasta ben cotta è sicuramente un toccasana per loro; e anche noi abbiamo mangiato bene, anche se abbiamo speso un po’ di più delle altre sere…

Giovedì 30 agosto: Zurigo

Oggi abbiamo in programma la Kunsthaus. Dal nostro albergo ci si muove bene con i mezzi, soprattutto i tram. Avendo con noi le bambine, preselezioniamo la parte di museo che ci interessa di più, cioè il secondo piano, con la pittura impressionista e moderna. In circa un’oretta, grazie anche all’audioguida in italiano qui gratuita, ci sentiamo abbastanza soddisfatti. Visto che le bimbe sono state brave, le portiamo da Franz Carl Weber, un negozio di giocattoli in Banhofstrasse con un enorme drago-scivolo che porta da un piano all’altro. C’è anche un mini ristorante con cuochi italiani dove abbiamo mangiato un’ottima pizza, naturalmente a prezzi zurighesi: CHF 18!!!
Usciti da qui diluvia e passiamo da un negozio all’altro in attesa che spiova; niente acquisti, tutto troppo caro!
Ci dirigiamo alla Limmatquoi, una via pedonale di negozi, e al Fraumünster, dove possiamo osservare le 5 vetrate di Chagall e il suo rosone: veramente belli!
Con il tram 4 torniamo in albergo, visto che il tempo è inclemente e le bambine vogliono la piscina.
Ci siamo fatti un’idea di Zurigo, anche se sicuramente non l’abbiamo vissuta al meglio, sia per la pioggia, sia per i compromessi necessari viaggiando con due bambine. Personalmente mi è sembrata più graziosa Berna, ma sicuramente le condizioni meteo incidono sul mio giudizio!
Cena al Swiss Bistrot del vicino hotel Ibis: abbiamo mangiato discretamente ad un prezzo onesto.
Venerdì 31 agosto: Füssen – Monaco
Oggi giornata di trasferimento: circa 3 ore fino a Füssen e altre 2 fino a Monaco di Baviera. L’obiettivo è il  
castello di Neuchweinstein che abbiamo visto circa 10 anni fa da soli e che, visto che gli esterni ricordano molto quello della bella addormentata di disneyana memoria, abbiamo pensato di far vedere alle nostre bimbe. Il tempo però è pessimo e quindi della salita a piedi fra i boschi del castello non se ne parla. Poi la prima grande delusione: il castello è in restauro proprio sulla facciata principale. Mangiamo in una birreria self service di fronte alla fermata dell’autobus per il castello: un ottimo pranzo per soli € 23! Certo che rispetto alla Svizzera ci sono altri prezzi! Arrivati al castello, invece della guida che ci aveva ben raccontato la storia di Ludwig e della sua dimora 10 anni fa troviamo una sintetica audio guida e ci ritroviamo a girare per il castello insieme a un gruppo di persone molto numeroso. Non riusciamo a “viverlo” come l’altra volta; inoltre, sarà per i restauri, ma alcune sale che ci ricordavamo di aver visto non ci vengono mostrate. Per € 24….
La discesa in autobus è allucinante; diluvia e non c’è un percorso per la fila quindi quando arriva l’autobus c’è una specie di “assalto alla diligenza” aggravato dal fatto che il guidatore fa anche i biglietti a chi non li ha. Inoltre il tragitto in discesa su una strada piena di curve, ci fa solo desiderare che il viaggio finisca al più presto!!! Nel complesso, è stata proprio una delusione.
Monaco invece ci dà una prima buona impressione: il ring esterno e anche le strade interne sono facilmente percorribili. L’albergo Novotel Suite è bello, la stanza spaziosa e pulita, il personale gentile e professionale; un 3 stelle migliore del precedente 4 stelle! Inoltre, finalmente ci sono dei veri scuri alle finestre: è tutta la vacanza che mi sveglio alle 6.00, per fortuna che con le bimbe si va a letto presto. Decisamente quando viaggio all’estero dell’Italia gli scuri mi mancano pesino più del caffè!!!
Per cena Weisses Brauhaus: un menù per tutti i gusti ad un prezzo decisamente economico, € 51 in 4. Piatti gustosi e ben presentati, saporiti ma non pesanti. Servizio non impeccabile (le nostre 4 portate sono arrivate in 3 tempi molto diversi) ma giustificabile dall’affollamento. Comunque attesa mediamente non lunga, confusione e clima cameratesco (i grandi tavoli vengono condivisi con estranei) ma autentico.

Sabato 1° settembre: Monaco
Mattina: facciamo la tageskarte familiare per i mezzi di trasporto valida per la giornata e andiamo subito a
Marienplatz. Il municipio è molto bello e lo sono anche le torri ed i campanili circostanti. Ma visto che non sono ancora le 11.00, ora prevista per lo spettacolo del carillon, andiamo a vedere il Duomo di Monaco. E’ una costruzione gotica, con due torri campanarie sulla facciata. I soffitti sono altissimi, le pareti decorate con delle belle vetrate diverse per stile e presumibilmente per epoca di realizzazione. Finita la visita andiamo a vedere il famoso carillon del municipio: è veramente bello, dura circa 15 minuti con musiche e animazione molto varie.
E’ l’ora delle spese; dopo l’”astinenza” svizzera dovuta ai prezzi qui compriamo qualche capo d’abbigliamento e portiamo le bambine da Obletter, un bel negozio di giocattoli su due piani. Per pranzo Pizza Hut e il pomeriggio è dedicato al Deutches Museum, il museo della scienza e della tecnica.
L’organizzazione ci delude un po’: non ci sono visite guidate in lingua diversa da quella tedesca, e anche le didascalie dei modelli esposti spesso sono solo in tedesco. In più l’unica dimostrazione disponibile nel pomeriggio oggi è soppressa per problemi tecnici, e quella più interessante sulla creazione di energia è stata fatta giusto due ore prima!!!! Consiglio vivamente di guardare il programma del giorno su internet prima di andarci! Detto questo la sala degli aerei è affascinante e parla da sé, ma le bambine dopo un po’ si stancano di girare e guardare. Io pure, che sono assolutamente refrattaria alla scienza e alla tecnologia, capisco che anche stavolta resterò nella mia beata ignoranza! Passiamo al seminterrato, dove c’è un’area giochi per bambini dai 3 agli 8 anni a tema scientifico-tecnologico. Le bambine si sfogano e noi ci rilassiamo…
Ancora un po’ di shopping da Globetrotter, meraviglioso negozio di attrezzature sportive/da viaggio con area bimbi e la possibilità di far provare loro le canoe in una piscina
Cena da Der Pschorr (ViktualienMarkt 15), birreria un po’ più costosa (€ 81 in 4) di quella di ieri sera ma sempre ottima.

Domenica 2 settembre: Bayerisherwald
Partiamo da Monaco e in meno di due ore arriviamo al punto informazioni del monte Falkenstein (dopo Zwiesler, seguire le indicazioni per Ludwigsthal. Da qui parte il più breve dei percorsi del Bayerisherwald, 
che dura circa 1 ora e mezza. Facendo il giro in senso antiorario, troviamo per primo un gruppetto di cavalli selvaggi e poi, nascosti nel bosco, alcuni bufali. Proseguendo cerchiamo di avvistare i lupi, ma nel primo punto di osservazione né nella torretta successiva ci riusciamo. Ne vediamo invece due proprio vicino al ponte che attraversiamo ; sembrano infastiditi dal vociare dei bambini, ma allo stesso tempo sono indifferenti e superiori a quello che facciamo. Animali affascinanti. Ci fermiamo poi nel bel centro visite poco distante dove, nonostante i camerieri parlino solo tedesco e noi di questa lingua sappiamo veramente poche parole, riusciamo a mangiare bene spendendo poco! E ci sono anche dei giochi per bambini che ci fanno allungare la pausa. Riprendiamo il percorso cercando di avvistare la lince ma non ne vuole sapere. Un po’ delusi ritorniamo alla macchina e per consolarci andiamo a Scheuereck dove c’è un’ampia area per i cervi. Qui non restiamo delusi, ce ne sono 16: grandi e piccoli, maschi e femmine, che mangiano e si abbeverano al ruscello. C’è anche un piccolo che succhia il latte dalla mamma. Le bambine sono affascinate.
Decidiamo poi di fare un puntatina in macchina nell’unica area dove ci sono gli orsi bruni: fa parte del trail di domani, ma visto che probabilmente ci passeremo a mezzogiorno non vogliamo rischiare di non vederli. Le ore migliori per vedere animali liberi sono sempre la mattina presto e la sera.
Mettiamo “Alschönhau” sul navigatore e arriviamo prima alle voliere dei gufi (un po’ piccole e un po’ tristi gli uccelli…) e poi al recinto degli orsi. Questo per la verità non è grande come ce lo aspettavamo, ma nonostante questo facciamo fatica a vederli. Dopo un po’ la nostra pazienza viene premiata e ne vediamo 4 che mangiano, fanno il bagno e addirittura giocano tra loro.
Arriviamo in albergo tardi ma soddisfatti: Hotel Vier Jahreszeiteng a Waldkirchen (a 40 minuti in auto da Altschonhau. E’ un buon albergo, pulito, stanza enorme. Ha anche il ristorante, ma la nostra cena lì non è granché…
Lunedì 3 settembre: Bayerisherwald

Oggi percorso lungo: partendo dl Natiolalpark – Zentrum facciamo il Tier Freigelande in senso antiorario.
Oltre gli uccelli delle voliere, che non si possono non vedere non essendo spazi molto grandi, all’inizio non abbiamo molta fortuna: avvistiamo a malapena una lince che passa sotto un abete e un’altra che passa veloce fra rocce e alberi. Niente bisonti, niente alci, un lupo sfuggente dietro gli alberi e neanche l’ombra di un cinghiale o di una lontra. Per fortuna rivediamo i nostri amici orsi di ieri: oggi uno di loro si rotola nello stagno giocando con un ramo. E sul finire del trail avvistiamo un’ alce femmina. Speravamo di vedere di più, ma è stata comunque una bella passeggiata: 5 ore in piano con la pausa pranzo (panini, non ci sono punti di ristoro lungo il percorso) in mezzo al bosco.
Per concludere bene la vacanza andiamo in albergo e approfittiamo delle piscine termali: belle, pulite, ottimo prezzo e non troppo affollate. Acqua termale a 34°, bagno turco aromatico, piscina calda all’esterno: ci voleva proprio. Per cena andiamo in centro e scopriamo la Gasthof Lamperstorter, in MarktPlatz: un posto non turistico, cucina leggera senza le troppe salse ingerite in questa vacanza, ottima birra e cordialità del titolare. E il tutto ad un prezzo molto economico! Ci è piaciuta molto la Baviera, ci ha dato una bella sensazione di calore e di accoglienza. 










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